Monterotondo Marittimo (GR)
Monterotondo Marittimo (GR)
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Il suo nome deriva da Monts Ritundus per la particolare conformazione conica del colle su cui sorge l’abitato. La specificazione Marittimo è legata alla sua posizione nell’entroterra della zona costiera. Monterotondo viene citato per la prima volta in un documento del 1128 anche se la sua origine è certamente più remota.
A Monterotondo sono ancora visibili molte tracce del passato medievale del paese. Le mura che un tempo circondavano l’abitato sono ancora riconoscibili in alcuni punti, è ancora visibile parte dell’alzata del cassero costruito nel XIV secolo; i resti della Rocca degli Alberti, recentemente restaurati, dominano il paese.
Monterotondo Marittimo ha come principale caratteristica il fatto di sorgere in un territorio famoso per i fenomeni naturali dei soffioni boraciferi che fuoriescono dal sottosuolo ad una temperatura che varia dai 100° e i 160° C.
Nel 1777 fu scoperta la presenza di acido borico nelle acque sulfuree del lago Cerchiaio e nel 1815 prese il via la produzione industriale di acido borico.
Due anni dopo, Monterotondo divenne il primo produttore europeo in questo settore. Da molto tempo l’industria geotermica è riuscita a sfruttare questa risorsa per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento delle abitazioni.
Anche il circondario di Monterotondo Marittimo offre numerose attrattive:
la piccola Chiesa romanica di S. Croce, il coevo Castello minerario di Cugnano, le rovine dei Bagni del Re Porsenna, popolare centro termale durante l’VIII secolo; il Santuario della Madonna del Frassine, meta di pellegrinaggio di notevole richiamo…
Il territorio di questo comune segna il punto di intersezione di tre province diverse: Pisa, Livorno e Grosseto.
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